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Ecografia Mammaria


L’ecografia mammaria è un esame diagnostico per immagini, che consente lo studio anatomico e strutturale del seno.
Con l’ecografia mammaria è possibile individuare cisti al seno, cioè formazioni di natura benigna, spesso a contenuto liquido o misto, e fibroadenomi. Quest’indagine consente, inoltre, di diagnosticare la presenza di tessuti infiammati (come nel caso di mastite o ascessi) ed è importante nella diagnosi precoce di lesioni più serie, come i tumori maligni.

L’ecografia mammaria permette di visualizzare anche le eventuali alterazioni a carico dei linfonodi dei cavi ascellari.

L’ecografia del seno è un esame che sfrutta l’azione degli ultrasuoni (onde sonore a bassa frequenza e alta intensità, rientranti nella fascia non udibile dall’orecchio umano, innocue per il corpo e i suoi tessuti) per studiare il parenchima della ghiandola mammaria e le sue alterazioni patologiche.
Gli ultrasuoni sono generati dalla vibrazione di cristalli piezoelettrici contenuti nelle sonde ecografiche e, secondo un principio simile al fenomeno dell’eco, vengono riflettuti dai tessuti del seno, generando una serie di onde riflesse. Quest’ultime sono registrate dalla sonda ecografica e vengono decodificate dall’unità centrale dell’apparato strumentale, che trasforma le informazioni acquisite in immagini bidimensionali visibili sul monitor.

L’ecografia permette così di visualizzare le zone mammarie in cui la densità è diversa da quella del tessuto normale, individuando aree di opacità e formazioni nodulari di significato benigno o maligno, e permettendo di distinguere tra le lesioni a contenuto liquido e quelle solide.